Quando si parla di escursioni in montagna, i veronesi hanno l’imbarazzo della scelta. A un’ora di macchina dalla città si possono raggiungere posti unici, con panorami stupefacenti per fare delle belle passeggiate rilassanti, escursioni con salite prepotenti e per i più appassionati anche vie ferrate.
Verona presenta due zone dove poter fare queste attività:
- La Lessinia, un vasto altopiano a nord di Verona che segna il confine con il Trentino-Alto Adige, ricco di storia e presenta moltissime facili escursioni alla portata di tutti.
- Il Monte Baldo, sorge spiovente sulla parte Veronese del Lago di Garda e lo si può ammirare interamente dall’alto.
Vi proponiamo 5 escursioni con diverse difficoltà che non potete assolutamente perdere.
1. Rifugio Castelberto
Il rifugio situato sull’omonima cima si trova nel confine nord-occidentale della Lessinia ed è uno dei luoghi con il miglior paesaggio della provincia di Verona. Per arrivare si può parcheggiare a Malga Lessinia, a circa 20 minuti di auto dopo il paese di Erbezzo. Il percorso si sviluppa su strada sterrata in leggera salita e in meno di un’ora si raggiunge il rifugio, quindi, è adatta per grandi e piccini. Appena partiti a camminare ci si imbatte nel museo a cielo aperto delle Trincee della Grande Guerra, dove è possibile entrarci e curiosare tra le strette vie. Una volta arrivati al rifugio il paesaggio è incredibile, si può guardare verso tutta la Lessinia, il Monte Baldo e Verona. Nei giorni con assenza di foschia si possono vedere anche gli Appennini.
Per chi vuole camminare di più, si può partire da Passo Fittanze, più precisamente da Malga Fittanze e si segue il sentiero tracciato sull’erba fino a giungere a un cancello con l’indicazione per il rifugio. Poi seguire il sentiero fino a raggiungere la strada asfaltata a Bivio Pidocchio e svoltare a sinistra fino ad arrivare a Malga Lessinia, da qui proseguire sulla frequentata strada asfaltata.
2. Madonna della Corona
Un tesoro della provincia di Verona, conosciuto in tutto il mondo, il Santuario Madonna della Corona incastonato nella roccia ogni anno attrae migliaia di turisti. Il santuario si trova nella località di Spiazzi, a Ferrara di Monte Baldo ed è possibile raggiungerlo in auto dove troverete numerosi cartelli ad indicarvi la direzione corretta. È presente un comodo parcheggio a pagamento molto vicino al santuario. Da qui ci si può arrivare a piedi con una passeggiata di 15 minuti in discesa su strada asfaltata oppure con il servizio di bus-navetta a pagamento. È consigliato fare la passeggiata per godersi l’atmosfera e le 14 stazioni della via crucis.
In alternativa, esiste uno storico sentiero, chiamato Sentiero della Speranza o Sentiero dei Pellegrini che un tempo era l’unica via di accesso al santuario. Il punto di partenza è nel centro del paese di Brentino Belluno, dove il cartello del CAI indica il sentiero numero 73. Il sentiero si sviluppa su 1500 gradini in mezzo al bosco, è lungo 2,5 km e 600 metri di dislivello e passa lungo tutta le tappe della via crucis.
3. Monte Tomba
Per godersi le montagne veronesi non c’è modo migliore di un’escursione nel cuore della Lessinia che vi porterà in cima al Monte Tomba. Il Monte Tomba è una piccola montagna alta 1766 metri situata nel comune di Bosco Chiesanuova, dalla cui sommità si può godere di una vista unica su tutto il Parco Naturale Regionale della Lessinia.
Le possibilità per raggiungerlo sono moltissime, alcune corte e altre più lunghe, ma tutte semplici e piacevoli. Oggi ve ne proporremo due, la più breve e la più panoramica.
Per chi ambisce solo cima e non vuole camminare troppo il percorso parte dal Passo del Branchetto, dove è possibile lasciare la macchina lungo la strada e vedere in lontananza il rifugio Primaneve in cima al monte. Guardando verso il rifugio, poco prima della curva della strada, sulla sinistra inizia una strada sterrate, dove sono anche presenti i cartelli che indicano la direzione corretta. Una volta imboccata la strada è sufficiente seguirla puntando sempre il rifugio e in circa 30-40 minuti si è arrivati. Il percorso è lungo meno di 2 km con 200 metri di dislivello ed è veramente alla portata di tutti.
Una valida alternativa per chi vuole godersi il paesaggio parte da malga San Giorgio e il suo complesso, poco dopo il Passo del Branchetto, dove si può lasciare l’auto in un ampio parcheggio. Guardando verso il gruppo del Carega, alla sinistra del complesso parte una strada sterrata che gira intorno al Monte Tomba, attraversando pascoli e monumenti della Grande Guerra.
Il percorso è interamente su strada sterrata e in un’ora e mezza e 6,5 km vi condurrà sulla cima del monte. Per il ritorno si può seguire la stessa strada dell’andata, oppure scendere a Passo del Branchetto e fare ritorno a San Giorgio costeggiando la strada.
4. Rifugio Chierego
Avete mai visto il Lago di Garda dall’alto? Dal Monte Baldo è possibile, tuttavia i suoi percorsi richiedono un po’ di allenamento. Il rifugio Chierego si trova proprio in cima alle sue creste e il sentiero per arrivarci è spettacolare, non vi sembrerà di trovarvi vicino casa. La partenza è da malga Valfredda Crocetta, vicino Spiazzi e per arrivarci in auto basterà seguire la strada per malga Ime e una volta superata proseguire. A fianco la malga parte il sentiero Lino Ottaviani, numero 656 del CAI, che subito si fa ripido e si inoltra nel bosco. È questo il pezzo più difficile fisicamente, però è facile da seguire, attrezzato con dei gradoni e qualche panca per le soste. Dopo circa 45 minuti si giunge alla Bocchetta di Naole dove finalmente si può ammirare il Lago di Garda in tutta la sua maestosità. Da qui si prosegue verso Nord seguendo tutte le creste fino al rifugio Fiori del Baldo e pochi metri più sopra il rifugio Chierego. Il sentiero è lungo 3,5 km con 600 metri di dislivello. Per chi non è ancora stanco si può arrivare in circa 30 minuti a Cima Costabella, partendo da dietro il rifugio, dove vi attende un piccolo osservatorio. Se scegliete una giornata poco affollata, magari fuori stagione si possono vedere anche i camosci saltellare di qua e di là. Per il ritorno si segue la stessa strada dell’andata.
5. Valle delle Sfingi e Rifugio Lausen
L’ultimo giro che vi proponiamo si svolge nella parte più orientale della Lessinia, nei pressi del paese di Camposilvano. Il percorso parte proprio da qui, da Camposilvano, dove si può lasciare la macchina nel grande parcheggio nel centro del paese e in pochi minuti lungo la strada si giunge all’inizio del percorso.
Più precisamente bisogna seguire la strada asfaltata, superare il centro e il campeggio e poi girare a destra su una strada asfaltata dove è presente un enorme “fungo” di roccia. Da questo punto inizia il percorso e bisognerà sempre seguire i cartelli con l’indicazione “Rifugio Lausen”. Dopo pochi minuti, si arriva nella Valle delle Sfingi, una distesa di monoliti di calcare, alla cui fine è presente una malga.
Qui la segnaletica è poco chiara, bisogna risalire il prato sulla collina a destra fino in cima e da qui riprendere il sentiero. Seguendo sempre il tracciato bisogna fare sempre attenzione ai cartelli, che da qui sono più chiari, ma si deve svoltare qualche volta. Si cammina attraverso prati e malghe, passando per il Sengio rosso fino ad arrivare al Rifugio Lausen dopo un’ora e mezza dall’inizio. Dopo essersi goduti una meritata pausa si può fare ritorno alla macchina sulla stessa strada dell’andata.
E si sa, camminare mette fame, e quale modo migliore se non gustarsi i piatti tipici della tradizione di Verona. Vieni a trovarci alla Trattoria Biondani, ti aspetta un locale accogliente pronto a servire i piatti tipici come una volta. Siamo aperti a pranzo e a cena, scopri il nostro sito e non esitare a chiamarci per prenotare il tuo tavolo.
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