La Ciclopista della Valle dell’Adige è una pista ciclabile che parte ufficialmente dal passo di Resia, ovvero dalla sorgente del fiume Adige, e conduce fino alla sua foce a Rosolina nel mar Adriatico.
La prima parte fino a Bolzano è maggiormente nota come ciclabile della Val Venosta, successivamente prosegue lungo la provincia di Bolzano e di Trento, sviluppandosi poi nella regione del Veneto dove vengono attraversate le provincie di Verona e di Rovigo.
Questa pista ciclabile rientra nel progetto della Ciclopista del Sole® (km 3000), itinerario n. 1 di Bicitalia. È l’itinerario principe che dovrebbe collegare tutto il paese isole comprese, con la valenza evocativa di una grande greenway nazionale. È parte di EuroVelo n° 7 itinerario da Capo Nord a Malta.
È un progetto che la FIAB ha sviluppato già dagli anni ’90, pubblicando inizialmente tre mappe:
- dal Brennero a Trento;
- Da Trento a Mantova;
- da Mantova al Passo della Cisa.
Con le nuove ciclo-guide, più complete, si intende arrivare gradualmente a coprire l’intero percorso fino a Roma (fonte FIAB).
La Ciclopista del Sole, che per la sua intera lunghezza va dal Brennero a Firenze, è già un classico tra le piste ciclabili. Il tratto da Bolzano a Verona è quasi completamente pianeggiante e circondato da alte montagne, rimane quasi sempre su sede propria ed è ben segnalata, servita ottimamente da bicigrill dove potersi fermare per una pausa ristoratrice e belle città e borghi da visitare lungo il percorso.

La Ciclopista della Valle dell’Adige: le tappe
La pista ciclabile parte, come già accennato, dal passo di Resia, passando per Merano dove si ha un primo svincolo per la ciclabile della Val Passiria oppure arrivando direttamente a Bolzano, il capoluogo altoatesino. Da qui si snodano altre piste ciclabili come, ad esempio, la ciclabile dell’Oltradige e la ciclabile della Valle Isarco. Se, invece, si vuole proseguire per la via del fiume Adige basta seguirne la direzione verso sud.
Si attraversano svariati paesi, immersi nei vigneti, come Laives, Bronzolo, Vadena, Ora, Egna e Salorno dove la ciclabile dell’Oltradige si ricongiunge.
Da Salorno si sconfina in Trentino dove il percorso dura circa 90 chilometri. Poco prima di arrivare al primo paese, San Michele all’Adige, esiste una variante lunga 7 chilometri che porta verso Mezzolombardo e Mezzocorona, denominata “Teroldego” della piana Rotaliana.
Intorno al quindicesimo chilometro in territorio Trentino ci si discosta dal fiume per percorrere il centro della valle attraversando il biotopo Foci dell’Avisio. La pista ciclabile prosegue passando dopo circa 30 km per la città del Concilio, Trento. Si raggiunge quindi Mattarello e il comune di Besenello, presso il quale si riattraversa l’Adige per portarsi verso il paese di Nomi.
Proseguendo si attraversa Rovereto e si riattraversa, poi, il fiume Adige sulla diga di Mori, dove non molto lontano parte la pista ciclabile Rovereto-Lago di Garda. Da questo momento si costeggia la ferrovia del Brennero fino ad arrivare ala frazione di Chizzola (Ala), si prosegue verso il comune di Avio, dominato dal castello di Sabbionara, dove gli ultimi chilometri provinciali si percorrono tutti sull’argine dell’Adige, fino ad arrivare a Borghetto sull’Adige in corrispondenza del confine con la provincia di Verona.
Nel Veneto la ciclabile prosegue sia sulla riva destra che sinistra dell’Adige, sfruttando strade di campagna e arginali della provincia di Verona e di quella di Rovigo nei pressi della sua foce a Rosolina; il solo tratto in Veneto è lungo 160 chilometri.
Il percorso ciclabile passa per i forti del gruppo di Rivoli e di Pastrengo (forte Ceraino, forte Monte, forte della Chiusa e forte Rivoli) dopo di che si ha la possibilità di proseguire seguendo la ciclabile Rivoli – Bussolengo: percorrendo un breve tratto in paese, si imbocca poi la ciclabile che torna a scendere verso la Val d’Adige. La pista costeggia il Biffis dove si può godere di un panorama molto suggestivo: l’Adige, le colline, i monti Lessini, il monte Carega, il Corno e il Baldo. Dalla località Pol verso Bussolengo finché la ciclabile non si stacca dal canale per salire in paese.
Percorsi circa 3,5km, da Bussolengo direzione Verona, si può trovare una piazzola di sosta con fontana, in località San Vito al Mantico. Proprio qui suggeriamo una sosta per un pranzo all’insegna dei piatti tipici della tradizione e della cucina di Verona presso la Trattoria Biondani.
Dopo una sosta rigenerante, si prosegue verso l’aeroporto sito in località Boscomantico per giungere al quartiere del Chievo, con la chiesa e gli alberi secolari del parco della villa Pullè e dove si trova il ponte diga Chievo, per poi giungere a Verona.
Uscendo da Verona vi è un primo tratto di ciclopista che conduce progressivamente a Cologna Veneta fino a Legnago e un secondo tratto dove si toccano i centri abitati di Badia Polesine, Rovigo, Cavarzere fino a giungere a Rosolina Mare, località dove si trova la foce dell’Adige.
Da sottolineare che un’ampia area destra Adige vicino alla foce fa anche parte del Parco Delta del Po MAB UNESCO (Riserva della biosfera). Nel tratto veneto la via ciclabile scorre quasi interamente interdetta al traffico. Il dislivello in qualsiasi dei due sensi di marcia è praticamente inesistente.

La Ciclopista della Valle dell’Adige: da Bolzano a Verona
Stretti tra montagne e alberi di mele, andiamo verso sud, come le acque dell’Adige
La pista ciclabile che segue il fondo valle è un paradiso per gli appassionati di bicicletta: il percorso si sviluppa quasi completamente su sede propria, in totale sicurezza, e si insinua tra vigneti e meleti seguendo il corso del fiume Adige.
Da Bolzano a Verona la ciclabile inizia accanto ai binari dell’antica ferrovia del Brennero, attraverso dolci colline e freschi boschi. I panorami sono splendidi e la segnaletica è ottima. Bolzano, una delle città più ciclabili d’Italia, è caratterizzata da uno stile architettonico decisamente nordico: la cattedrale gotica, piazza Walther e le vie porticate ci ricordano quanto vicina sia l’Austria.
Si lascia Bolzano seguendo il fiume Isarco, sorvegliati da lontano dalle caratteristiche guglie dolomitiche del Gruppo del Catenaccio, fino ad incontrare l’Adige. La ciclabile è perfetta, scorrevole, ricca di punti ristoro. Vale la pena una deviazione per lo scintillante lago di Caldaro, lungo una ciclabile immersa nelle vigne, così come una piccola disgressione verso il borgo di Neumarkt (Egna), antica città-mercato caratterizzata da portici perfettamente conservati. Poi è un’apoteosi di castelli e vigneti, che culmina nella Piana Rotaliana, celebre per il Teroldego.
Trento merita sicuramente una lunga sosta: i vicoli medievali, l’elegante duomo romanico, il castello del Buonconsiglio e l’ottima cucina trentina sono motivi sufficienti per consigliarvi di pernottare in questa bella cittadina. Il giorno seguente si può proseguire verso Rovereto, ultimo baluardo della Repubblica di Venezia in Trentino: l’influenza architettonica della Serenissima è evidente, nonostante il carattere decisamente montano del borgo storico.
Dopo Rovereto si possono seguire due percorsi diversi, in base alle vostre esigenze. Il primo si dirige verso il Lago di Garda, nei pressi di Riva del Garda: lo spettacolo del lago circondato dalle alte pareti delle montagne è indimenticabile. Consigliata una sosta di un paio di giorni per approfittare delle bellezze e del clima, prima di raggiungere il paese di Garda in traghetto e ricominciare a pedalare, prima sui colli ricoperti di uliveti del basso lago, poi sulla ciclabile dell’Adige fino ad arrivare a Verona.
Il secondo segue la Val d’Adige, sempre su pista ciclabile, attraversa il borgo di Avio, dominato da un castello scenografico, fino all’impressionante canyon della Chiusa dell’Adige. Qui si raggiunge finalmente la pianura e, dopo una ventina di chilometri, la splendida città di Verona.
La diversità del paesaggio, la ricchezza dei siti culturali, i prodotti tipici offrono un’esperienza unica su 2 ruote. Un viaggio in bici straordinario attraverso paesaggi naturali di rara bellezza, circondati dagli scenari unici delle Dolomiti lungo la valle del fiume Adige, crocevia di popoli e culture. Poi, immersi in un’atmosfera rilassata, attraversiamo il Lago di Garda e raggiungiamo la romantica Verona, città di Romeo e Giulietta.
La ciclabile attraversa inizialmente il Sud-Tirol/Alto Adige, una regione montuosa dove la cultura austriaca si fa sentire forte, ma man mano che l’itinerario si sposta più a sud l’atmosfera si fa più italiana. Una volta lasciate le montagne alle spalle, infatti, nei piatti dei ristoranti non si trovano più canederli e spätzle, ma pasta, polenta e Valpolicella!
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